Alle compagne di nazionale, al c.t. Marco Bonitta,e a tutti i
tifosi Francesca Ferretti manda a dire: «Farò di tutto per esserci, ci
proverò in tutti i modi». A due giorni dall'intervento al menisco del
ginocchio destro, quando ne mancano 33 all'inizio del Mondiale, la
palleggiatrice azzurra promette di lavorare duro. E aggiunge: «Sono
ottimista».
Morale alto. Del resto martedì è stata operata alla clinica Villa
Stuart di Roma dal professor Mariani, «e la sera stessa avevo già
cominciato il lavoro di riabilitazione», ha raccontato lei stessa ieri,
in serata, dopo una doppia seduta di fisioterapia, mattutina e pomeridiana. Per
ora Francesca è a casa, a Reggio Emilia. «Ci resterò fino a martedì
prossimo, poi penso che andrò a continuare il lavoro a Roma. Tra due o tre
giorni conto di fare a meno delle stampelle». Il morale quindi è tutto
sommato alto. «Sì, ci mancherebbe. Ho passato di peggio. Queste sono
cose che un atleta deve mettere in conto». Ma che a un mese da un
Mondiale da giocare in casa su qualcun altro magari avrebbero avuto un effetto
peggiore.
«Abbiamo programmato l'intervento subito con l'intento di
cercare di recuperare in tempo. I dottori dicono che è possibile. Non che è
sicuro, ovvio. Perché poi è una cosa soggettiva. Quel che conta più di tutto
ora è il ginocchio. Il suo completo recupero. Per cui vedremo giorno per
giorno. Io, ripeto, farò di tutto. In questi giorni ho sentito Bonitta e le
ragazze. E a tutti dico che ci vedremo prestissimo. Ma loro questo lo sanno già».