News Volleyball 12/06/2014 1962: Le giapponesi hanno prodotto la “pallavolo di un altro pianeta” ponendo fine al dominio dell’Unione Sovietica Roma, Italia, 12 giugno, 2014 - I dueCampionati del Mondo FIVB rappresentano le manifestazioni più importantidell’anno. Alla vigilia della lotta per il titolo maschile in Polonia (30Agosto - 21 settembre) e femminile in Italia (23 Settembre-12 Ottobre), ognisettimana diamo uno sguardo indietro alle storie delle edizioni precedenti. Oggiguardiamo ai Mondiali del 1962 a Mosca, dove le giapponesi misero fine aldominio sovietico.Cambiamenti straordinarihanno bisogno di misure straordinarie, che è il motivo per cui il quintoCampionato del Mondo FIVB ha avuto luogo nel 1962, appena due anni dopo laconclusione del precedente. Ilmotivo era la prima partecipazione in assoluto della pallavolo ai Giochi Olimpicidi Tokyo, in Giappone, nel 1964.Dueanni prima di quello storico evento, il Giappone ha avuto un ruolo molto importante nei Campionati Mondiali , che si sono svoltia Mosca per la seconda volta, dopo una prima edizione in Russia nel 1952.L'UnioneSovietica era la favorita dell’evento, ma la storia ha avuto piani diversi dal12 al 26 ottobre. Dopotre titoli nelle tre precedenti edizioni dei Mondiali femminili, per la primavolta non ha vinto la squadra padrona di casa. Nelcorso dell'intero torneo, il Giappone ha perso un solo set in dieci partite. Ciòè avvenuto nella vittoria per 3-1 contro l'Unione Sovietica, fondamentale perla conquista del titolo. Lo stile di gioco del Giappone è stato innovativo peril periodo storico, in confronto quello delle sovietiche sembrava vecchio. L'UnioneSovietica alla fine ha dovuto accontentarsi dell'argento.Questavolta, però il gioco futuristico delle giapponesi ha avuto la meglio. Imedia chiamavano le giocatrici "Streghe orientali" a causa dei loroschermi difensivi soprannaturali. Altri hanno scrittodi pallavolo "da un altro pianeta". Lemosse erano straordinariamente precise, il gioco veloce era una festa per gliocchi, e le atlete hanno messo in campo in una difesa felina mai vista prima. Questo stile digioco ha impostato la tendenza per ilfuturo. Lachiave per la perfezione della cosiddetta "squadra miracolo",tuttavia, è stata il duro lavoro.L’allenatoreHirofumi Daimatsu ha riunito le migliori 16 giocatrici giapponesi in unaazienda tessile, dove si allenavano dopo il lavoro - a volte addirittura fino amezzanotte. Avevano libera solo la domenica e una settimana ogni anno. Daimatsuè stato anche considerato come l'inventore rullata difensiva, mossa che harivoluzionato la difesa. Imigliori giocatori del Giappone sono stati la palleggiatrice Masai Kasai, lasuperba schiacciatrice mancina Emiko Mijamoto e Mitsue Masuo, che ha sconcertatoi suoi avversari con colpi imprevedibili.Efu così che il Giappone ha dominato le altre 13 squadre del torneo diventandola prima squadra non europea a vincere l'oro nella storia dei Mondiali. La Polonia haconquistato il bronzo dietro all'Unione Sovietica. Brasile,Cina e Corea del Nord hanno chiuso il torneo rispettivamente 8°, 9° e 10°,dietro altri quattro paesi dell'Europa orientale.Per i tifosi russi c’è stata la consolazione che la squadra maschile ha vinto ilquarto titolo in cinque Campionati del Mondo di fronte a migliaia di tifosifestanti. Lasquadra sovietica, tuttavia, che è stata costruita intorno al palleggiatoreGeorgy Mondzolevski, al miglior schiacciatore Ivan Bugajenkovs e a Yuri Chesnokov,ha faticato molto avendo la meglio del Giappone e della Polonia con ilrisultato di 3-2. Nellapartita decisiva contro la Cecoslovacchia, i padroni di casa hanno vinto con unperentorio 3-0. Icechi sono stati così costretti ad accontentarsi dell’argento per la quartavolta. Ilbronzo è andato alla Romania, lo stesso podio del 1960.Ilfatto che 15 delle 40 partite della fase finale si sono concluse al quinto setfornisce un'idea di come è stata livellata quell’edizione del Mondiale. Lenazioni europee fra i 21 paesi partecipanti (compresi i paesi esordientiMongolia e Albania) hanno dominato nuovamente. Tuttavia,il quinto posto ottenuto dai Giapponesi è stato una chiara indicazione della forza della nuova potenza emergentein Estremo Oriente. Stampa questa pagina News {{item.LocalShortDate}} {{item.Title}} Tutte le news