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Uno dei maggiori manager italiani rivela la propria passione per la pallavolo

 

 

Trieste, Italia, 21 agosto, 2014 – Marcello Clarich,
che attualmente presiede un noto istituto finanziario, la Fondazione Monte dei
Paschi di Siena, ha un curriculum impressionante. E’ docente di diritto
amministrativo a Siena, è il presidente della Scuola Superiore della Pubblica
Amministrazione di Roma e di una Corte Suprema avvocato e co-autore del Codice
degli illeciti amministrativi. E’ anche stato un giocatore di pallavolo.


Nei preparativi per i Campionati del Mondo di pallavolo
femminile Italia 2014, il professor Clarich ha parlato della sua passione per
lo sport.


Professor
Clarich, cosa ci può dire della sua carriera nel mondo della pallavolo?


Ho iniziato a giocare con il Centro Sportivo Italiano
(CSI). Dopo, nel 1972, ho partecipato ai Youth Games. Durante gli studi
superiori, ho giocato con la squadra giovanile Arc Linea/Nova Linea; la loro
squadra maggiore giocava in Prima Divisione del campionato nazionale italiano. Mentre
studiavo all’università di Pisa, ho giocato con Calci in terza divisione e poi
con il CUS.


In
che ruolo giocavi?


Ero uno schiacciatore, perché avevo un buon salto.

Lo
schiacciatore deve avere una ricezione perfetta.


La mia ricezione non era perfetta, ma ero veloce e
potente in attacco.


Hai
continuato a giocare a pallavolo anche mentre studiavi all’estero?


Ho avuto quattro o cinque soggiorni negli Stati Uniti
con un programma di scambio. Ho giocato in una città vicino Buffalo, nello
stato di New York, con la squadra del liceo locale. Ciò mi ha aiutato a socializzare
con i compagni di scuola. Alla fine del torneo della contea, ho avuto l’opportunità
di giocare nell’ All Stars Team.


Cosa
ricordi degli anni “pallavolistici” a Trieste?


C’erano molti giocatori che erano migllori di me, come
Fabio Pellarini e Andrea Sardos Albertini. Ricordo anche il nostro allenatore
Adriano Pavlica e George Ferariu.


Se
ancora in contatto con la famiglia della pallavolo?


Recentemente, mentre lavoravo come Commissario dell’istituto
del credito sportivo, ho conosciuto Andrea Lucchetta


“Lucky”,
ora è commentatore per una televisione italiana, vero?


Ora sto seguendo di nuovo la pallavolo. Lucchetta è una
persona veramente carina e qualche volta ci siamo incontrati.


Segui
le partite in diretta?


Ho visto la World League a Firenze, precisamente l’incontro
tra Italia e Stati Uniti.


Giochi
ancora a pallavolo?


Gioco spesso dopo cena con i miei amici, ma ho
realizzato che ci si può facilmente fare male se non si è allenati, così ho
smesso. Alla mia età un incontro con gli amici può essere pericoloso.


Quindi?

Ho comprato le ginocchiere nuove ma le ho utilizzate
solo una volta.


Avete
a che fare con la raccolta fondi per gli eventi sportivi. Come tutti gli altri
sport, anche la pallavolo ha bisogno di finanziamenti. Quali sono le strategie
più efficaci in questo settore?


L'Istituto di Credito Sportivo finanzia impianti
sportivi pubblici - palestre, stadi, campi da tennis, campi da golf - e concede
prestiti a basso interesse, uno-due punti inferiori ai tassi correnti di
mercato. Ma i club devono raggiungere il profitto, perché le rate devono essere
pagate.


Con
la crisi economica, è difficile trovare gli sponsor?


In termini di marketing, si deve valutare se il ritorno
in termini di immagine ripaga l'investimento, e questo è sempre difficile da
determinare.


Nel
tuo résumé non hai menzionato la tua carriera pallavolistica. La pallavolo è
stata importante nella tua carriera professionale?


Si, lo è stata. Nella pallavolo, non c’è il contatto
fisico come nel calcio e nel basket. In questo sport sono cruciali la parte
psicologica, la solidità della squadra, l’abilità di soffrire insieme, di lavorare
e supportare il tuo compagna di squadra. La pallavolo offre un modello che puoi
applicare in altri contesti: di essere immune alla gelosia e invidia e per
enfatizzare la componente psicologica di una squadra. Questa è la peculiarità
della pallavolo.


Ora
sei un manager che deve prendere decisioni importanti nell’ambiente bancario. Prendi
decisioni da solo o con l’aiuto di una squadra?


La decisione finale è il risultato di un lavoro di
squadra. Parlo con il mio staff è provo a capire se loro hanno idee valide.
Menti giovani e nuove possono fornire consigli preziosi. Discutiamo e
prepariamo una strategia. Se le opinioni sono contrastanti, prendo la decisione
finale. Se la decisione è sbagliata mi prendo la totale responsabilità.


Sei
conosciuto per essere una persona molta calma.


Ho praticato molti sport e questo aiuto preserva il tuo
bilanciamento, aiuta a controllare il tuo corpo e a non disperdere molte
energie.


Cosa
puoi dire sullo sport a Trieste – che ospiterà i Mondiali femminili.


In molti altri posti “uomo di sport” significa “tifoso”;
a Trieste – con il suo mare, i suoi dintorni che sono l'ideale per andare in
bicicletta, le sue palestre, ecc – lo sport è nel sangue degli abitanti. C'è
culto per il fitness, celebrato da Claudio Magris nei suoi libri. La città ha
una tradizione di club sportivi, come la Ginnastica Triestina. Trieste merita
di ospitare questo grande evento e dobbiamo essere orgogliosi di ciò


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