News Volleyball 04/10/2014 Sofia, un coach speciale per il Kazakhstan Modena, Italia, 4ottobre, 2014 - Si può essere coach al Mondiale di pallavolo… anche a quattroanni: la piccola Sofia Maria, qui al lavoro col Kazakhstan, lo dimostra. E’ lei a chiamaregli esercizi durante lo stretching: urla “izmeneniye”, “cambio” in russo, etutte le giocatrici obbediscono. Sofia Maria, classe 2010, è in grado diimpartire ordini in altre due lingue, l’ucraino e il greco. Suo padre viene daCipro e sua madre è l’opposto del Kazakhstan, Tatyana Mudritskaya. Più di una mascotte,più di una motivatrice, la piccola Sofia “ha imparato a giocare a pallavolosubito dopo aver imparato a parlare” racconta mamma Tatyana. “E’particolarmente brava nel bagher, e molto alta per la sua età: speriamo diventipiù alta di me!”. Un metro e novantacinque, per la cronaca. Sofia èaccompagnata dal papà, che la tiene continuamente d’occhio. “Sì perché l’annoscorso al Grand Prix c’è stato un problemino” spiega mamma: “Sofia ci seguivaanche in campo, ad esempio nel cambio set. La scena faceva molto ridere ma nonera sicura, e quindi adesso Sofia ha promesso di guardarsi la partita suglispalti”. La presenza di Sofia è la metafora perfetta dell’atmosfera gioiosa checirconda il Kazakhstan: “Siamo la prima squadra in ventotto anni di storia delPaese a qualificarsi per la seconda fase di un torneo internazionale” concludeMudritskaya. “E’ un grande onoreper noi, e l’atmosfera è leggera. Se potessimo esprimere un desiderio, cipiacerebbe vincere almeno una partita qui a Modena nella seconda fase: faremodel nostro meglio”. E con un coach come Sofia, nulla sembra impossibile. Stampa questa pagina News {{item.LocalShortDate}} {{item.Title}} Tutte le news