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Un’officina del palleggio per costruire la nuova… Alisha Glass!

 

Modena,
Italia, 2 ottobre, 2014 - A margine delle celebrazioni per lo storico bronzo
olimpico di Los Angeles 1984, una leggenda della pallavolo italiana del calibro
di Francesco “Pupo” Dall’Olio ha deciso di aprire una scuola di volley davvero
particolare: si tratta dell’Officina del Palleggio, un’accademia itinerante che
scoverà i migliori talenti italiani e lavorerà sul fondamentale tecnico che
costituisce – parola di Pupo – la “sorgente” del gioco.


Accademia
aperta ai palleggiatori, naturalmente, ma anche ai liberi che spesso sono
chiamati a giocare il secondo tocco. E il prototipo del palleggio ideale arriva
proprio dal Mondiale modenese: “Si tratta di Alisha Glass” spiega Pupo, “una
giocatrice che ho osservato attentamente in questi pochi giorni a Modena e
unisce a una favolosa competenza tecnica la personalità giusta per un
palleggiatore: forte ma non invadente, rispettosa dei delicati equilibri
psicologici di una squadra di pallavolo”.


“Con
Alisha mi devo scusare” ha aggiunto il presidente FIPAV di Modena, Luigi
Tondelli “perché quando ha giocato alla Liu-Jo nel 2012 non mi era piaciuta.
Oggi invece vedo una giocatrice migliorata in tutto e davvero impressionante,
quindi le chiederò personalmente di perdonarmi…”.


Il
termine “Officina” deriva da un miracolo locale che con la pallavolo non ha
nulla a che fare, o quasi: “Abbiamo deciso di ispirarci a quelle piccole
officine locali che qui a Modena hanno saputo dar vita ai miracoli. Un nome su
tutte? Ferrari, dovrebbe dirvi qualcosa” ha scherzato Tondelli.


L’Officina
aprirà metaforicamente i battenti subito dopo la fine del Mondiale di pallavolo
femminile, ai primi di novembre. La caccia alla nuova Alisha Glass è già
cominciata.




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